Soldi in cambio di posti di lavoro, questa l’accusa di corruzione che ha investito un consigliere regionale di FI. A dare la notizia è Clemente Pistilli su l’edizione romana di Repubblica. A finire nel registro degli indagati della Procura di Velletri è Fabio Capolei, consigliere regionale di Forza Italia. Insieme a lui è indagato anche il fratello Vincenzo, per tanto tempo coordinatore azzurro per la zona di Anzio, Nettuno, Ardea e Pomezia.
Corruzione consigliere regionale FI: le indagini
Il primo è indagato per aver garantito assunzioni nella partecipata del comune di Nettuno, Poseidon, mentre, il secondo, è indagato per aver garantito bollette dell’acqua inferiori e interventi di manutenzione gratuiti da parte della società Acqualatina, partecipata della gestione idrica controllata al 51% dai comuni pontini, ciociari e alcuni centri della provincia di Roma.
Insomma la più classica delle forme di corruzione, con gli inquirenti che hanno dato vita all’inchiesta partendo dal filone più grande, cioè l’operazione Tritone, grazie alla quale è stato smantellato un sistema criminoso che aveva inquinato la politica nei comuni di Anzio e Nettuno, successivamente sciolti per mafia. Insomma, la corruzione del consigliere regionale FI è da inserire in quadro più ampio di rapporti tossici tra criminalità e politica? Proprio su questo indaga la Procura di Velletri, visti anche i presunti contatti tra Vincenzo e il boss n’dranghetista Giacomo Madaffari.
Fabio Capolei era stato nominato amministratore unico dall’allora sindaco di centrodestra Alessandro Coppola il quale, poco dopo, era stato coinvolto nelle indagini sull’ndrangheta del posto considerata il “deus ex machina” della gestione dei balneari, oltre che aver inquinato la politica locale.
Secondo l’accusa, le richieste di posti di lavoro venivano raccolte da un esponente di Forza Italia locale che poi le girava al Consigliere Regionale, il quale provvedeva a esaudire le richieste in cambio di somme di denaro. Il fratello Vincenzo invece, come già detto, provvedeva a non far pagare bollette o lavori di manutenzione alle persone considerate vicine al Consigliere Regionale.
Un quadro preoccupante che merita approfondimento da parte della giustizia.
La smentita dell’avvocato
In una nota l’avvocato del consigliere Capolei informa: “In riferimento alle notizie uscite in queste ore su diverse testate giornalistiche riguardanti il mio assistito, il consigliere regionale del Lazio di Forza Italia, Fabio Capolei, in qualità di suo legale posso comunicare che, dopo aver effettuato le opportune verifiche presso la Procura di Velletri, ai sensi dell’art. 335 del Codice di Procedura penale, Fabio Capolei, allo stato attuale, non risulta essere indagato in alcun tipo di procedimento. Tanto si doveva ai fini della tutela dell’immagine del Consigliere Capolei, in quanto alcune notizie apparse in questi giorni sono prive di fondamento”.